Il labirinto delle tariffe

Mi spiace, questo biglietto non è valido per questa tratta: lei è in sanzione…”.

Si tratta di parole che a noi verificatori capita spesso di dover rivolgere a quegli utenti che, pur in possesso di un biglietto regolarmente convalidato, si trovano a percorrere una tratta che prevede una tariffa diversa da quella del loro titolo di viaggio. La maggior parte delle volte, infatti, l’utente non sa di viaggiare con un biglietto non sufficiente ed è comprensibile che si senta confuso ed irritato quando si vede consegnare una multa. Questa situazione incide negativamente sulla nostra attività di verifica, costringendoci a fermarci per spiegare ad una persona – che in quel momento è emotivamente indisposta – il complesso funzionamento del sistema delle tariffe.

Stiamo parlando, in sostanza del sistema di regole che fissano un prezzo specifico per ogni tratta servita, basandosi su una suddivisione del territorio in zone. Ad ogni zona corrisponde una quota, quindi più zone si attraversano e più il prezzo aumenta. E’ fondamentale che chi viaggia sui mezzi pubblici sia a conoscenza di questa impostazione, che non corrisponde necessariamente alla distanza chilometrica tra due punti. In pratica, per ogni tragitto che si deve percorrere si deve acquistare un biglietto corrispondente al numero di zone previste per quella tratta.

Concetti e regole che dovrebbero essere ben chiari agli utenti del trasporto pubblico – e che non siamo certo noi verificatori, né la nostra azienda ad aver stabilito – ma purtroppo spesso non è così. Vuoi per la difficoltà che alcune persone hanno nell’utilizzare certi canali informativi, vuoi per la complessità di certe regole e per la varietà dei titoli di viaggio disponibili, fatto sta che il risultato finale porta, non di rado, a dover multare chi, spesso inconsapevolmente, esibisce in buona fede un titolo di viaggio insufficiente. Tutto questo, inoltre, genera un incremento inconsapevole del tasso di evasione sui mezzi pubblici, almeno per coloro che – non incontrando i colleghi della verifica – sono di fatto liberi di evadere. Se hanno pagato meno del dovuto (ripeto: magari in buona fede) creano un danno all’azienda che fornisce il servizio di trasporto, quindi indirettamente a tutta la collettività.

Per il bene dei cittadini, di tutti coloro che viaggiano utilizzando i mezzi pubblici e delle stesse aziende dei trasporti, sarebbe opportuno arrivare ad una sostanziale semplificazione del sistema tariffario, ed instaurare una migliore comunicazione tra le aziende e gli utenti. La chiarezza delle tariffe rende più facile l’utilizzo del mezzo pubblico, incentivando coloro che non ne fanno uso ad avvicinarsi a questa forma di trasporto che fornisce un servizio importante alla comunità, dal punto di vista dell’impatto ambientale e del risparmio energetico.
Nel frattempo noi verificatori continuiamo il nostro lavoro, sempre più tecnologico e al passo coi tempi, cercando di far comprendere agli utenti tutti questi concetti un po’ complicati: così, magari, la prossima volta non si sbaglieranno nell’acquistare il biglietto, ed anche noi lavoreremo meglio.