Una partita senza arbitro

É sicuramente la figura più criticata nel calcio, ma ti sei mai chiesto come sarebbe una partita di campionato senza l’arbitro ed i suoi assistenti, senza qualcuno che fischi un’irregolarità o che controlli che un calcio di punizione venga tirato dalla giusta posizione, per non parlare del fuorigioco che sarebbe un concetto da dimenticare? Credo che sarebbe praticamente impossibile stabilire l’esito di una partita di questo tipo.

Prova a fare un ulteriore sforzo d’immaginazione, pensa al Trasporto Pubblico in Italia, senza la figura del controllore o senza un sistema che controlli che tutto avvenga secondo il regolamento.

Mi capita spesso di parlare con degli utenti che, sprovvisti di regolare biglietto, si giustificano dicendo che gli autobus sono spesso in ritardo, sporchi o troppo affollati ed altre critiche che possono essere fondate in certi casi isolati, ma non giustificano il viaggiare senza biglietto. Se poi aggiungiamo che la maggior parte degli utenti che avanzano questo tipo di critiche lo fanno comodamente seduti dentro un autobus in perfetto orario ed in perfette condizioni di pulizia e funzionamento, viene difficile a noi controllori dargli credibilità. Con questo non escludo le eccezioni, che però, come sappiamo, confermano la regola.

Tornando al paragone calcistico, sarebbe come voler entrare allo stadio senza biglietto perché una volta si è trovato il seggiolino sporco o perché una partita è iniziata in ritardo. Oppure, immaginiamo di dover arbitrare un incontro di campionato, l’unico modo di condurre la partita in modo corretto è quello di applicare il regolamento, senza dare spazio ad interpretazioni, perché, se si chiude un occhio per un episodio, bisogna chiuderlo per tutti gli altri, ma così si rischia di entrare in un circolo vizioso dove l’arbitro perde la sua autorevolezza e credibilità.

La stessa cosa accade nel mio mestiere, se dovessi far salire su un autobus una persona senza un regolare titolo di viaggio, gli altri utenti mi contesterebbero giustamente, reclamando lo stesso trattamento. Succederebbe inoltre, qualcosa di ancora più grave del perdere la mia autorevolezza, bensì sminuirei il lavoro di tutti i miei colleghi che con fatica ed impegno, come un buon arbitro, cercano di far rispettare il regolamento, senza nessuna discriminazione od eccezione.

Se sugli autobus non ci fosse il controllore che applica il regolamento di trasporto, sia gli utenti che le aziende del trasporto pubblico giocherebbero una partita già persa per entrambe.